Parallelo Calcio-Atletica, cosa stiamo sbagliando?

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  1. NicolaRossi1
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    Ho la fortuna di collaborare con una squadra di calcio professionista (Serie A) come fisioterapista. Attualmente seguo l'anno 2004.

    Ora, qualche giorno fa il preparatore atletico ha testato i ragazzi usando il test di Gacon, in pratica un test incrementale ed intermittente in cui l'atleta ha 45s + 15s di recupero per completare una distanza che va sempre ad incrementare. Si parte da 125m e ogni intervallo si aumenta di 6,25m.

    I ragazzi più scarsi hanno concluso al 15^livello, il più forti al 20^.

    Ero curioso di sapere quanto potevano reggere i miei ragazzi, così solo per farmi un'idea. Alleno un gruppo di velocisti Assoluti, ma comunque "allenati" a livello aerobico. Ecco, avendo a disposizione il 26 di Dicembre solamente un membro del mio gruppo l'ho fatto fare solo a lui: il risultato è che ha finito abbastanza stanco il 15^ livello e poi ha mollato.

    Facendo le seguenti premesse:

    - Probabilmente il test fatto dai calciatori non era così preciso, infatti misurare i metri in un campo da calcio la vedo grigia.
    - Sicuramente non alleno i campioni di soglia aerobica in Italia.
    - La popolazione su cui ho visto fare il test è sicuramente selezionata trattandosi del top di quell'età in Lombardia

    Le domande che mi sono fatto e che vorrei fare a voi in seguito a questa esperienza sono:

    - Quanto poco ci alleniamo se i tanti odiati calciatori ci bagnano il naso in un test sulla corsa?
    - Come possiamo prendere spunto da questo episodio per migliorare le nostre metodiche di allenamento?

    Aggiungo che vorrei provare a far fare il test ai 2004 della mia società, probabilmente in pochi arriverebbero al 15^ livello :(
     
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  2. Gianluca DeLuca
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    Non posso dire che il risultato mi meravigli, né teoricamente né praticamente.
    Mi spiego: in teoria un calciatore deve essere capace di resistere agli sforzi ripetuti (il test in analisi è diverso ma non lontanissimo da questa idea) in 90 minuti -non mi è chiara l'età dei testati, che forse giocano meno di 90 minuti, ma il concetto cambia poco- mentre gli atleti di atletica, se effettivamente parliamo di nati nel 2004, sono ancora integrati nell'idea di multilateralità, quindi correre, saltare, lanciare e così via...
    Quindi meno preparati specificamente verso quel tipo di test.
    Eppure credo che questa (la risposta teoricamente già sufficiente a giustificare il divario) non sia applicabile, per due motivi: generalmente i calciatori si allenano male dal punto di vista della preparazione atletica (parere mio, ma me ne accorgo sistematicamente ogni volta che un ragazzo proveniente dal calcio passa a fare atletica: è pieno di squilibri!) e soprattutto gli atleti della pista NON sono quasi mai allenati secondo un concetto davvero multilaterale, ma la corsa viene sempre posta a cardine della preparazione.
    Con questa premessa reale quindi (che contraddice la teorica che "giustificava" la sconfitta) perché i calciatori battono comunque gli atleti in un test simile?
    Ribadendo che la mia analisi varrebbe solo se parliamo di 13/14enni, la mia risposta è che il background generale di un ragazzo che fa calcio (peraltro di alto livello, mi sembra) è nettamente superiore al ragazzo che pratica atletica.
    Probabilmente parliamo di ragazzini calciatori che rispecchiano l'ideale nostalgico di cui noi coach sentiamo la mancanza, cioè quell'infanzia trascorsa per strada, o nel parco, a giocare diverse ore al giorno e cimentandosi in tutte le forme della destrezza fisica.
    Gli atleti invece, tante volte sono più vicini allo stereotipo del giocatore accanito di playstation.
    E se gli estremi (i picchi dei bravissimi) possono smentire l'analisi, è solo l'eccezione che conferma la regola: i calciatori bravi sono mediamente più "atletici" fin da bambini. Gli atleti di atletica lo diventano (a volte) col tempo.
     
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  3. Elia Rebecchi
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    Secondo me il confronto non è probante.
    A tutte le ragioni (tante) che tu giá hai espresso ne manca, secondo me, una; ossia che i ragazzi che tu segui hanno 13 anni, a quell'etá non è raro che qualcuno che proviene da altri sport bagni il naso a chi quello sport già lo pratica. Io ho visto ragazzi di quell'etá, nel ciclismo, che dopo pochi mesi di allenamento erano giá al livello di chi correva in bici da alcuni anni. Come se, complici i bassi volumi che si tengono a quell'età, le esternalitá contassero di piú degli stimoli dovuti agli allenamenti specifici.Questa tua testimonianza non mi meraviglia e poi tu stesso dici che i tuoi calciatori sono giá altamente selezionati e ben allenati. Secondo me, il problema esisterebbe se queste differenze fossero presenti anche nelle categorie superiori.
     
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  4. Valerio Bonsignore
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    da ragazzini si ha la migliore finestra di miglioramento aerobico (ancora prima i miglioramenti in terminij di rapidità).

    Detto questo, avete mai visto partite di football?
    Sono gli atleti meglio preparati al mondo ma..
    ve ne racconto una: una squadra ha solo la possibilità di ricevere il kick off per pareggiare la partita e quindi in questi casi chi riceve la palla dagli avversari non si limita a correre (ritornare) ma incomincia a passare la palla come nel rugby.
    Ebbene, dopo 3 passaggi erano tutti distrutti..

    Volevano fare una cosa come questa (superate le due ore, seppure qua se la sono passata con due passaggi)
     
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  5. Luc Califfo
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    io per un periodo (breve) feci il preparatore nel calcio, ma non alti livelli... e sono passati quasi 30 anni.

    ma all'interno dell'atletica vedo sto fenomeno:
    - 20enni: pigrizia, sognano molto ma vogliono lavorare poco
    - 48enni: ma magari gli dò da fare bigiornalieri! bestie infernali, il lavoro che gli dò da fare è sempre troppo poco :o:
     
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  6. Valerio Bonsignore
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    penso sia questione di selezione oppure (anche) il fatto che arrivati ad una certa età si vogliono emozioni (che non siano alcol e droga ovviamente) e quindi ci si allena più di quando lo si poteva fare (da giovani)
     
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  7. NicolaRossi1
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    CITAZIONE (Gianluca DeLuca @ 27/12/2017, 10:31)
    Probabilmente parliamo di ragazzini calciatori che rispecchiano l'ideale nostalgico di cui noi coach sentiamo la mancanza, cioè quell'infanzia trascorsa per strada, o nel parco, a giocare diverse ore al giorno e cimentandosi in tutte le forme della destrezza fisica.
    Gli atleti invece, tante volte sono più vicini allo stereotipo del giocatore accanito di playstation.
    E se gli estremi (i picchi dei bravissimi) possono smentire l'analisi, è solo l'eccezione che conferma la regola: i calciatori bravi sono mediamente più "atletici" fin da bambini. Gli atleti di atletica lo diventano (a volte) col tempo.

    Secondo me è MOLTO vero il discorso finale. Le ore di allenamento e di attività sportiva settimanale sono molte di più dei nostri pari età: 12/15 rispetto alle 6/8. E comunque una volta trovata la risposta non si dovrebbe rimanere ancorati al paletto, ma iniziare a cambiare le cose, seppur con i dovuti aggiustamenti dovuti a: mancanza di fondi, diversa mentalità ecc..ecc
    CITAZIONE (Elia Rebecchi @ 27/12/2017, 10:37)
    Secondo me il confronto non è probante.
    A tutte le ragioni (tante) che tu giá hai espresso ne manca, secondo me, una; ossia che i ragazzi che tu segui hanno 13 anni, a quell'etá non è raro che qualcuno che proviene da altri sport bagni il naso a chi quello sport già lo pratica. Io ho visto ragazzi di quell'etá, nel ciclismo, che dopo pochi mesi di allenamento erano giá al livello di chi correva in bici da alcuni anni. Come se, complici i bassi volumi che si tengono a quell'età, le esternalitá contassero di piú degli stimoli dovuti agli allenamenti specifici.Questa tua testimonianza non mi meraviglia e poi tu stesso dici che i tuoi calciatori sono giá altamente selezionati e ben allenati. Secondo me, il problema esisterebbe se queste differenze fossero presenti anche nelle categorie superiori.

    E' vero, però probabilmente TUTTI i miei calciatori hanno un livello aerobico superiore rispetto a tutti i miei atleti. Analizzando questo fenomeno mi pare evidente che la filosofia in voga nello stivale dove gli allenatori professano il credo del <lavoro >qualità sia veramente errata.
    CITAZIONE (Valerio Bonsignore @ 27/12/2017, 12:48)
    da ragazzini si ha la migliore finestra di miglioramento aerobico (ancora prima i miglioramenti in terminij di rapidità).

    Questo non lo sapevo. Quindi si dovrebbe allenare più l'aspetto aerobico in quelle fasce di età?

    CITAZIONE (Luc Califfo @ 27/12/2017, 13:23)
    io per un periodo (breve) feci il preparatore nel calcio, ma non alti livelli... e sono passati quasi 30 anni.

    ma all'interno dell'atletica vedo sto fenomeno:
    - 20enni: pigrizia, sognano molto ma vogliono lavorare poco
    - 48enni: ma magari gli dò da fare bigiornalieri! bestie infernali, il lavoro che gli dò da fare è sempre troppo poco :o:

    Stra d'accordo!
     
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  8. Moreno Gradizzi
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    Sono stato preparatore Atletico per tanti anni (una quindicina) di squadre di calcio dall'interregionale in giù. Posso dire che negli anni, (a fine anni 90'eravamo in due in tutta la regione, uno che utilizzava quasi esclusivamente il metodo "Cometti" ) ora al 2014 l'evoluzione è stata esponenziale, tutti i preparatori (e sono tanti) hanno la Laurea in scienze Motorie. anche quelli del settore giovanile e o almeno i responsabili coordinatori..
    Mia figlia fino a 14 anni ha giocato a calcio insieme ai ragazzi (perche ad oggi non ci sono squadre di solo femmine) e io seguendo gli allenamenti ho notato che l'impegno era alto sia emozionale che di qualità.Oltre alla parte tecnica, i giochi erano impegnativi e divertenti allo stesso tempo, con coinvolgimenti su colori suoni cambi direzione salti corse con modalità differenti,percorsi con destrezza, poi tiri con ambo i piedi, partite a tema, e credo che alla fine dell'allenamento di 1h30 anche la resistenza ne esce allenata..anche se a dire il vero manca qualcosa, sulla mobilità articolare e l'allungamento muscolare.
    Ben diverso quando andava a fare atletica, in un nota società della Valle, dove il riscaldamento consisteva in 2 giri di campo poi si provavano salti o ostacoli o altro e si concludeva con una prova in pista, peccato solo che erano numerosissimi e dopo un salto per esempio passava tantissimo tempo, tempo, prima di farne un'altro tempo utilizzato a chiacchierare. Quindi di 1h 30 di attività alla fine il time reale di lavoro era bassino e per chi come mia figlia aveva energie da scaricare, si annoiava molto. Abbandonando poi a breve l'interesse per la specialità.
    ad Oggi osservo nelle gare degli studenteschi primeggiare (anche nei cross) ragazzi provenienti dal calcio, sci di fondo e Mountain Bike, e parlo di medie e superiori.. e raramente o in minor numero quelli provenienti dall'atletica.
    A chi afferma che da ragazzi si predilige la multilaralità, osservo: che forse viene piu allenata in sport come il calcio lo sci nordico, basket, 2) vi è piu coinvolgimento emotivo, 3) sempre facendo riferimento in regione pur partendo da un grande numero di tesserati a livello giovanile, sempre facendo riferimento alle più blasonate società, ben pochi arrivano a praticare nelle categorie assoluti e di quei pochi che ora abbiamo a livello Nazionale, provengono dalle discipline di sci nordico e Mountain-Bike.
    concludo ricordando che ai miei tempi anni 80' raramente si affermavano atleti di discipline nelle gare di atletica, compreso i cross, e di quei pochi solo nelle medie, dalle superiori era impossibilie..! In tanti sempre in quei periodo arrivavano nelle categorie assolute e anche chi praticava l'atletica a livello nazionale, proveniva dal settore giovanile.
    Ovviamente sono tutte osservazioni che non vogliono accusare/criticare nessuno ma porsi delle domande ed eventualmente se possibile adottaredelle soluzioni
     
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  9. Luc Califfo
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    propongo a questo punto una soluzione sensata: prendere i ragazzini dell'atletica e allenarli come se fossero calciatori :D
     
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  10. Valerio Bonsignore
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    non è che si allena di più l'aspetto aerobico.. un ragazzino che corre per il campo fa aerobia e alla grande!
    destrezza, rapidità e poi resistenza (fiato) arrivano nei primi anni (rapidità un po' prima).
    Poi cìè spazio per una seconda finestra di velocità (dovuta soprattutto alla sviluppo adolescenziale) e infine quella della forza (dopo i 16-17 anni).
    Dopo i 19-20 anni c'è spazio per lo sviluppo completo anche dal punto di vista lattacido.
    Quindi il segreto è farli correre!
    Kipsang per andare a scuola e poi a pranzo corricchiava 12km al giorno e ovvio che non possiamo chiedere altrettanto ai nostri ragazzini ma se giocassero tutti i giorni avrebbero i giusti volumi.
     
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  11. Valerio Bonsignore
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    riviste le finestre per i ragazzini:
    7-9 anni: velocità (sotto forma di rapidità)
    9-12 anni: abilità come la destrezza (e cmq imparare i movimenti)
    13-16 anni: resistenza e velocità
    16 ed oltre: forza
     
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  12. Luc Califfo
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    nicola,

    "avendo a disposizione il 26 di Dicembre solamente un membro del mio gruppo l'ho fatto fare solo a lui: il risultato è che ha finito abbastanza stanco il 15^ livello e poi ha mollato."

    ma che specialità fa, che tempi ha e quanti anni ha?

    il livello 15 è 212.5m, ovvero 21.18 ai 100.
    il livello 20 è 243.7m, ovvero 18.46 ai 100.

    quindi partendo da 6'/km nel primo caso in 15' si arriva a circa 3'32, nel secondo caso in 20' a circa 3'05/km.
     
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  13. NicolaRossi1
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    Dunque ,in realtà è un velocista che non ha tanta voglia di correre sulle lunghe distanze, però non è che sia il meno dotato del gruppo. Quindi immagino che il gruppo del 2004 sia assolutamente meno performante del mio velocista.

    In ogni caso, anche considerando il campione selezionato, gli allenamenti ecc..eecc I calciatori sono MOLTO più forti dei nostri atleti pur non allenandosi con l'obiettivo specifico del migliorare la performance, quindi Si, probabilmente dovremmo prendere qualche spunto.
     
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  14. Luc Califfo
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    nicola,
    sti 13enni calciatori quanti allenamenti fanno a settimana, oltre alla partita?
    in media a quanti anni hanno iniziato?
     
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  15. Moreno Gradizzi
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    CITAZIONE (Luc Califfo @ 27/12/2017, 15:06) 
    propongo a questo punto una soluzione sensata: prendere i ragazzini dell'atletica e allenarli come se fossero calciatori :D


    esatto, trovare il modo nei giovanissimi, di fare pochi tempi morti, e allenarli divertendosi e divertendoli, ma senza perdere il punto sottolineato da Bonsignore delle fascie sensibili e degli adattamenti organici.
     
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19 replies since 26/12/2017, 23:42   324 views
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